Scoprire la psoriasi
La psoriasi è una malattia autoimmune cronica della pelle che colpisce il 3% della popolazione mondiale. Solo in Italia 1,5 milioni di persone ne sono affette, con prevalenza nel sesso maschile. Questa patologia è caratterizzata da placche eritematose coperte da squame biancastre.
Come riconoscere la psoriasi?
Esistono diverse varianti della psoriasi:
- Psoriasis vulgaris: è la forma più comune. Si presenta principalmente negli adolescenti o in giovani adulti, ma può comparire anche nei bambini e spesso dura per tutta la vita. Le placche tendono a presentarsi nelle aree di ginocchia, gomiti e scalpo. Possono essere localizzate o allargarsi nel tempo.
- Psoriasi guttata: si manifesta durante l’infanzia e l’adolescenza con piccole papule tendenti a desquamazione.
- Eritrodermia psoriasica: può comparire dopo una terapia immunosoppressiva interrotta repentinamente e dare origine a prurito, gonfiore ed un eritema generalizzato.
- Psoriasi pustolosa: caratterizzata da pustole con contenuto purulento e pus.
I pazienti affetti corrono il rischio di sviluppare altre patologie come l’artrite psoriasica, patologie oculari, malattie metaboliche e cardiovascolari, malattia di Crohn, diabete di tipo 2, obesità e depressione.
Eziologia e patogenesi
L’eziologia della psoriasi rimane ancora sconosciuta, ma si ritiene che ci sia un’attivazione delle cellule immunitarie e cutanee a livello della pelle, con un possibile effetto anche a livello sistemico. I fattori che determinano la comparsa della malattia sono sia genetici che ambientali. I fattori ambientali più comuni comprendono infezioni della pelle, ferite, stress psicologico, uso di farmaci, consumo di alcol e tabacco.
A livello cellulare è stato osservato un ispessimento della pelle causato dalla iperproliferazione dei cheratinociti. La deregolazione del loro processo di differenziamento porta a una minore espressione di proteine importanti per l’omeostasi cutanea come la loricrina e la filaggrina. Nel derma risulta esserci una dilatazione dei capillari sanguigni che spiega il rossore tipico delle lesioni cutanee psoriasiche. A livello della pelle è presente un’importante infiltrazione di cellule immunitarie, tra cui cellule T helper nel derma, cellule T citotossiche nell’epidermide, macrofagi e cellule dendritiche in entrambi gli strati e neutrofili nello strato corneo.
La somma dell’azione di tutte queste cellule immunitarie e cutanee scatena un’infiammazione cronica che si manifesta come iperplasia cutanea, macchie scure della pelle e paracheratosi.
Fonti: Lowes, Michelle A et al. “Pathogenesis and therapy of psoriasis.” Nature vol. 445,7130 (2007): 866-73. doi:10.1038/nature05663; Simard, Mélissa et al. “Current knowledge of the implication of lipid mediators in psoriasis.” Frontiers in immunology vol. 13 961107. 26 Aug. 2022, doi:10.3389/fimmu.2022.961107.
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