Come prevenire la marcia allergica
La “marcia allergica” descrive il percorso che spesso accompagna il bambino allergico.
Come si diventa allergici?
Esistono dei passaggi che caratterizzano lo sviluppo dell’allergia, a partire dalla primissima infanzia.
Per predisposizione o per familiarità, già alla nascita e nei due anni seguenti, si assiste alla comparsa di dermatite atopica, una patologia che si manifesta con la comparsa di prurito e lesioni della pelle.
La comparsa di tali sintomi rappresenta un campanello d’allarme importante relativo all’ elevata probabilità che, proprio come in una marcia, le manifestazioni allergiche diventino sempre più importanti. In tali pazienti, se non adeguatamente e per tempo trattati, è infatti elevata la probabilità di sviluppo di intolleranze alimentari, che possono diventare via via sempre più significative; successivamente, aumenta la probabilità di sviluppare allergie respiratorie severe come asma e riniti.
Esistono degli esami diagnostici per identificare la probabilità di sviluppo di allergie?
Purtroppo, allo stato attuale della conoscenza medica, non esistono metodiche diagnostiche che possano con certezza prevedere la probabilità di sviluppare malattie allergiche serie.
È, però, confermato che, in caso entrambi i genitori siano affetti da una qualche patologia allergica, la probabilità che anche i figli possano sviluppare tale condizione sarà maggiore, con un rischio di oltre il 50%.
In ogni caso, non avere genitori non annulla completamente il rischio, in quanto si stima che, mediamente, circa il 20% dei neonati, anche senza pregressa familiarità, sviluppino oggi una qualche forma di allergia.
Cosa fare per rallentare o fermare la marcia allergica?
È fondamentale che, sin dalla comparsa dei primi segnali di dermatite atopica, si provveda ad un’azione preventiva, attraverso il ricorso a prodotti ad elevata azione lenitiva ed idratante.
L’utilizzo precoce di creme idratanti in grado di ripristinare la barriera cutanea può modificare o ridurre la possibilità di marcia allergica.
È fondamentale utilizzare il corretto tipo di emolliente, in quanto esso capace di ripristinare la barriera cutanea. Sono, infatti, solo gli emollienti di terza generazione, caratterizzati dalla presenza di acidi grassi essenziali, ad assicurare un corretto ripristino della barriera cutanea, anche in presenza di sintomi di dermatite atopica.
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